L’imperatrice Elisabetta d’Austria, nota anche come Sissi, è un simbolo importante dell’Impero Asburgico. Era un’icona ai suoi tempi e lo è ancora oggi. Ha ispirato molte opere di narrativa, come Sissi – La giovane imperatrice (1956) o ultimamente L’imperatrice (2022), che hanno creato una fantasia che tende ad allontanarsi da chi era realmente. Nata nel 1837, sposò suo cugino, l’imperatore Francesco Giuseppe I, quando aveva solo 16 anni. Era un’imperatrice anticonvenzionale, che ha trascorso la sua vita a combattere per ciò che le sembrava giusto. Fu uccisa nel 1898 eppure è ancora molto conosciuta in tutta Europa. Abbiamo parlato di questa figura storica con Christine Mondon, che ha scritto diverse biografie di personaggi germanici, tra cui: Sissi, une femme d’avant-garde (2007). Ecco cosa ci ha detto di Sissi.
Perché Sissi era popolare ai suoi tempi?
La sua eccezionale bellezza, il suo notevole senso della moda, la sua personalità unica e la sua vita entusiasmante e piena di viaggi l’hanno resa popolare ai suoi tempi. Ma a causa della sua natura ribelle, indipendente e anticonformista, che sconvolgeva la Corte, era più amata in Ungheria che a Vienna.
Era anche un simbolo del romanticismo. Anche se cercava conforto nelle riflessioni romantiche, paragonandosi a Titania in Sogno di una notte di mezza estate e scrivendo poesie che traevano ispirazione da Heinrich Heine, era più simile a un’imperatrice della tragedia.
Il 10 settembre 1898, l’anarchico italiano Luigi Lucheni uccise Sissi sul ponte del Monte Bianco a Ginevra. Il suo sfortunato destino scosse l’intera Europa, fu una vera tragedia. Suo figlio Rodolphe morì a Mayerling il 30 gennaio 1889, in circostanze inspiegabili ancora oggi sconosciute. Si è quindi trasformata in una martire.
MONDON Christine, Sissi, une femme d'avant-garde, Bernard Giovanangeli, Parigi, 2007
Secondo lei, perché oggi ispira ancora tanta passione?
Sissi è una grande fonte di entusiasmo, ancora oggi. Il suo tragico destino l’ha travolta e la sua ineguagliabile figura snella e attraente l’hanno resa un idolo a Vienna. Rappresenta quindi una personalità molto sfumata. La sua modernità, le sue battaglie e la sua volontà di infrangere le regole e le consuetudini sono altri motivi per cui è ancora popolare.
Ma dobbiamo dimenticare la fantasia dei film di Marischka con Romy Schneider e i suoi abiti di crinolina, che presentano un’immagine fuorviante di Sissi e del suo legame con Francesco Giuseppe I. La vera immagine di Sissi è molto diversa da quella adorabile e dolce di cui a volte si sente parlare. Ha un comportamento irregolare, è impulsiva, eccentrica, misantropa, avventurosa e depressa.
Va a cavallo come un uomo, fuma, sorseggia birra a tavola, ha un’ancora tatuata sulla spalla e si copre i denti ingialliti con il ventaglio. Raccoglie foto e ritratti di donne straordinarie dell’epoca nel suo gabinetto delle curiosità perché è ossessionata dalla bellezza. Ha una tendenza all’anoressia, evita di mangiare carne e preferisce bere sangue di manzo. Passa tre ore al giorno a farsi i capelli e sottopone il suo corpo a faticosi esercizi di ginnastica. Può essere considerata una pioniera del “fitness”.
Possiamo parlare di femminismo a proposito di Elisabetta d’Austria?
Spirito libero e femminista precoce, Sissi si oppone al matrimonio ed è piena di curiosità per il mondo. Come imperatrice disobbediente, tentò di partecipare all’attivismo politico opponendosi a quelle che riteneva leggi ingiuste. Viaggiò da sola, lottò per la sua libertà e si dissociò dalle sue responsabilità di moglie e madre. Scriveva poesie e Heinrich Heine era il suo mentore spirituale.
Esiste un turismo legato a Sissi? Ci sono città o musei che potrebbero beneficiare di questa figura storica?
Il fascino della figura di Sissi sta aiutando il turismo in diverse località, tra cui Vienna (con il museo Hofburg, Schönbrunn e la villa Hermès), Bad Ischl (con Kaiservilla), la Baviera sulle rive del lago Starnberg, Corfù (con il palazzo Achilleion), Ungheria (con Gödöllö), Madeira (con Funchal), Svizzera (con Ginevra, Hôtel Beau-Rivage, Montreux) e in Normandia (Sassetot-Le-Mauconduit) dove Sissi amava andare a cavallo.
Come specialista, cosa consiglierebbe di visitare per capire meglio Sissi?
Il Palazzo Achilleion di Corfù, in marmo bianco, che si affaccia sul Mar Ionio ed è circondato da palme e cipressi, è una tappa obbligata per chiunque sia interessato a conoscere Sissi. Studiò il greco antico perché era un’ardente ellenista. Dovete immaginarla in questo ambiente tranquillo e sereno. È possibile comprendere meglio la passione di Sissi per l’arte equestre e l’Ungheria visitando il Palazzo Reale di Gödöllö, la sua residenza estiva. Nonostante Vienna abbia un museo a lei dedicato, Sissi detestava la città. Eppure amava prendere il famoso gelato alla violetta da Demel a Vienna o da Gambrinus a Napoli, in Piazza del Plebiscito.