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Ignaz Philipp Semmelweis, il pioniere del lavaggio delle mani

Dopo la pandemia di Covid-19, saprai sicuramente che è importante lavarsi le mani regolarmente per limitare i casi di infezione. Ma sapevi che il primo medico a scoprire che è fondamentale lavarsi le mani – soprattutto in campo medico – in realtà non fece altro che scatenare l’ira dei suoi colleghi, portandolo alla follia? Ti racconto la sua storia.


Ignaz Philipp Semmelweis nacque nel 1818 a Buda (oggi Budapest). Su suggerimento del padre, iniziò a studiare legge ma alla fine decise di intraprendere la carriera di medico. Divenne assistente del professor Johann Klein nella Prima Clinica Ostetrica dell’Ospedale Generale di Vienna. L’ospedale viennese ospitava due cliniche per la maternità. Semmelweis scoprì che la febbre puerperale causava un tasso medio di morte materna di quasi il 10% presso la Prima Clinica. Il tasso medio della Seconda Clinica era inferiore al 4%. Le donne disperate imploravano di essere ammesse alla Seconda Clinica a causa di questi numerosi decessi. Se le loro richieste venivano respinte, le donne partorivano per strada. Semmelweis rimase confuso nel confrontare il tasso di mortalità delle donne ricoverate nella clinica con le rare incidenze di febbre puerperale tra le donne che partorivano per strada.


Fu quando il suo amico Jakob Kolletschka morì dopo essere stato accidentalmente ferito dal bisturi di uno studente durante un’autopsia che Semmelweis stabilì la sua teoria. Al momento dell’autopsia, il corpo di Kolletschka presentava la stessa patologia delle donne decedute per febbre puerperale. Semmelweis stabilì una connessione tra la contaminazione dei cadaveri e la febbre puerperale. Secondo lui, gli studenti di medicina trasportavano delle “particelle cadaveriche” sulle loro mani dalla sala autopsie al reparto di ostetricia. Dato che le ostetriche della Seconda Clinica non avevano contatti con i cadaveri, questo spiegherebbe il tasso di mortalità ridotto.


A quel punto, la teoria dei germi non era ancora accettata a Vienna. Pertanto, Semmelweis riteneva che fosse il materiale cadaverico all’origine della febbre da parto. Raccomandò allora di lavarsi le mani con una soluzione di cloruro di calce tra l’esecuzione di autopsie e le visite ai pazienti. Aveva notato che la soluzione era più efficace per eliminare l’odore putrido dei tessuti infetti durante le autopsie e pensava che avrebbe funzionato in modo simile sui contaminanti dei cadaveri. Il tasso di mortalità diminuì del 90% nella Prima Clinica ed divenne quasi identico ai risultati ottenuti nella Seconda Clinica. Pertanto, Semmelweis sostenne che avere le mani pulite fosse fondamentale. All’epoca, questa idea fu ignorata, respinta e persino ridicolizzata.


Ignaz Philipp Semmelweis

Semmelweis si aspettava che i lavaggi con il cloro venissero adottati su larga scala, dato che i resoconti della riduzione dei tassi di mortalità, grazie alla sua supervisione, venivano diffusi in tutta Europa, il che avrebbe potuto salvare decine di migliaia di vite, ma invano. Indignato per la mancanza di preoccupazione della comunità medica, Semmelweis scrisse lettere aperte agli ostetrici europei, accusandoli di essere assassini irresponsabili. Nel 1865 fu mandato in un manicomio viennese contro la sua volontà perché la moglie e altri coetanei pensavano che stesse perdendo la ragione. Mentre cercava di fuggire, èfu violentemente picchiato da diverse guardie e confinato in una cella buia con una camicia di forza, oltre ad altri trattamenti. Dopo due settimane, morì all’età di 47 anni a causa di un’infezione alla mano probabilmente causata dalle percosse.


Il regolamento dell’Associazione Ungherese dei Medici e degli Scienziati Naturali prevede che venga pronunciato un discorso commemorativo in onore di un membro deceduto nell’anno precedente. Non fu pronunciato alcun discorso commemorativo per Semmelweis. La sua morte non fu nemmeno menzionata.

János Diescher fu nominato successore di Semmelweis alla clinica di maternità dell’Università di Pest. In breve tempo, i tassi di mortalità sestuplicarono, raggiungendo il 6%, ma non ci sono furono né indagini né proteste. Nessuno sembrava disposto a riconoscere la vita e il lavoro di Semmelweis. La sua teoria fu accettata solo tardivamente, quando, più di due decenni dopo, Louis Pasteur sviluppò la teoria dei germi della malattia che completava le osservazioni di Semmelweis.


Questa storia è all’origine del cosiddetto “riflesso di Semmelweis”, ovvero la tendenza a rifiutare nuove idee o prove che contraddicono le convinzioni preesistenti. Oggi Semmelweis è considerato un pioniere delle procedure antisettiche.